Nexus: quando un reddito è tassabile a livello di uno stato americano
Articolo a cura di: Dott. Giuseppe Brusa, GC Consultants
Una premessa importante deve essere fatta per introdurre i concetti fiscali di cui vogliamo trattare in questo breve articolo.
Gli Stati Uniti sono una federazione di 50 Stati e un Distretto, tutti con un proprio e distinto ordinamento fiscale in aggiunta e separato da quello Federale.
Detto questo, come conseguenza del verdetto della Corte Suprema nell’Ottobre 2018 nel caso “Quill”, la possibilità, per gli Stati della Federazione americana di imporre la loro legislazione fiscale anche su entità non presenti in quello Stato, è diventata molto più semplice e l’esposizione a questo rischio da parte delle società è aumentato esponenzialmente.
Il concetto di “Nexus” si rifà a quello di connessione, che, nel contesto dell’applicazione delle imposte statali, si riferisce al diritto costituzionale che deve essere riscontrato perché’ uno stato della Federazione possa applicare le proprie regole fiscali ad una entità che operi transazioni commerciali all’interno dei confini dello Stato stesso.
A complicare ulteriormente la materia del contendere, uno Stato può considerare una organizzazione, legalmente costituita al di fuori dei propri confini e al di fuori dagli U.S.A., soggetta alle proprie imposte , anche se a livello Federale la stessa società è protetta da imposizione Federale nel caso non esista una presenza attraverso stabile organizzazione sul territorio degli U.S.A.
Per cui , per esempio, possiamo riscontrare situazione dove una società “ straniera”- una S.p.a. italiana-che e’ protetta grazie al trattato USA-Italia per la definizione del concetto di stabile organizzazione e che presenta in forma protettiva dichiarazione fiscale federale a zero, possa però essere soggetta a imposizione statale sul reddito o sulle Sales Tax.
Storicamente il concetto di “Nexus” veniva applicato dai vari Stati in caso di connessione “fisica” con lo Stato. Proprietà di beni nello Stato o la presenza di personale che presta servizi o sollecita attività commerciale nello Stato sono esempi di presenza fisica e “nexus” in quello Stato.
Con la sentenza “Quill” dell’Ottobre 2018 questo concetto di “nexus” si è allargato ad un “Nexus economico”: vale a dire anche alle situazioni in cui una società è presente in quel mercato statale solo con le proprie vendite, anche senza altra connessione “ fisica”.
In aggiunta, bisogna specificare che ogni Stato applica questo concetto di “economic nexux” con parametri diversi tra loro e nello stesso stato, per l’applicazione di questo concetto, vi sono diversità di parametri nel caso si tratti di corporate income tax (CIT) o di Sale Tax-Use Tax ( tasse statali indirette sulle vendite al consumatore finale di beni o servizi)
Per esempio:
Il New York State ha differenti definizioni per “economic nexus” che riguardi le corporate income tax o le sales tax.
Se un’entità, non registrata e non presente fisicamente nello stato di New York, vende più di $ 500,000 e ha più di 100 transazioni con clienti in New York State, rientra nella casistica di avere un “nexus economico” con lo Stato di New York per quanto riguarda le sales tax; mentre la stessa entità non ha un “nexus economico” con lo Stato di New York per quanto riguarda le corporate income tax fino a quando il volume di vendite in NYS non raggiunga $ 1,000,000.
Nell’intera Federazione sono solo tre gli S tati che non hanno ancora applicato nel loro ordinamento fiscale il concetto di “economic nexux”, sia a livello di corporate income tax sia a livello di Sales Tax: questi Stati sono la Florida, il New Hampshire e il Missouri ( Delaware, Montana, e Oregon non hanno ordinamento e relativo alle sale tax)
E’ chiaro, per concludere, che la particolare configurazione fiscale degli Stati Uniti e dei suoi Stati richieda un’analisi sempre più necessaria delle varie connessioni sul territorio per applicare la corretta valutazione e “compliance” fiscale.